Tradizione vs tecnologia

Ho sempre sostenuto, e continuerò a sostenere, che la manualità è una cosa importantissima.

Sin da bambini la conoscenza passa dal tatto e la manipolazione nei giochi dei primi anni di vita è una tappa fondamentale per poter accrescere le proprie esperienze.

Purtroppo negli ultimi decenni sempre più i bambini si avvicinano ai dispositivi digitali già in piccolissima età, e così sempre più spesso succede che imparino prima a manovrare un iPad o un cellulare piuttosto che andare in bicicletta o sapersi allacciare le scarpe (questo discorso merita un post a parte).

Ci sono tra gli esperti due scuole di pensiero: alcuni sostengono che l’utilizzo di questi device stimoli l’apprendimento a patto che la durata del loro utilizzo sia moderata e controllata da un adulto. Altri lanciano un grido d’allarme in quanto il loro uso può creare isolamento e incapacità di interagire con i propri coetanei oltre che a creare problemi di vista.

Non sono comunque certo contraria all’uso di computer o device in genere, anzi, dopo aver passato molti anni della mia carriera lavorando con i mezzi tradizionali (nelle realizzazioni editoriali forbici, colla, squadra e matite erano il pane quotidiano) sono poi passata automaticamente all’uso del computer molto più veloce e preciso se ben “governato”.

La tecnologia deve essere un mezzo e non certo un fine. Se non so quello che voglio fare e dove con il mio progetto voglio arrivare, non è certo un computer, un tablet o altri mezzi tecnologici che mi indicheranno la strada da percorrere.

Dico questo perché anche ora che mi dedico alla mia piccolissima linea di abiti e accessori per l’infanzia, una volta individuato quello che ho deciso di fare ho scoperto l’uso del tablet e in particolare i programmi di disegno.

Lavorare su un progetto e poter combinare tutte le varianti di colore e le fantasie che si pensano di utilizzare per la realizzazione grazie ai programmi digitali, non solo accelera enormemente il lavoro ma mi dà la possibilità di capire se la strada che sto percorrendo è quella giusta.

Naturalmente dopo questa fase dovrò fare dei prototipi e allora entra in gioco la manualità, tagliare, cucire, rifinire in maniera perfetta e non trascurare nemmeno il più piccolo dettaglio, sarà la giusta medicina alla buona riuscita del mio progetto.

Un saluto e al prossimo post 🙂

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